Georges Braque e l’avanguardia cubista

Georges Braque, pittore e scultore francese, nacque il 13 maggio 1882 ad Argenteuil in una famiglia di artisti. Braque è l’artista che, insieme a Pablo Picasso, è stato l’iniziatore del cubismo.

Georges Braque
Georges Braque.

Dopo aver frequentato, a Parigi, l’Académie Humbert, conoscerà Francis Picabia e, durante l’inverno tra il 1905 ed il 1906, subendo l’influenza dell’arte di Henri Matisse, inizierà a dipingere alla maniera dei fauves, utilizzando colori brillanti e sfruttando la libertà della composizione.

Nel 1907 Braque visitò la retrospettiva su Paul Cézanne al Salon d’automne e venne in contatto con Pablo Picasso, in quel periodo impegnato nella realizzazione di “Les demoiselles d’Avignon”. L’incontro con Picasso induce Braque ad interessarsi all’arte primitiva; a questo seguirà l’eliminazione di artifici pittorici quali il chiaroscuro e la prospettiva, l’uso di colori sempre più scuri ( le tonalità del bruno e del verde), l’utilizzo di volumi geometrici.

Come è possibile riscontrare in “Gran Nu”, sono pennellate brevi ed ampie a costruire l’anatomia e i volumi del soggetto, racchiusi entro linee di contorno che diventano nere e spesse.

Georges Braque, "Gran Nu", 1908, Centre Pompidou, Paris
Georges Braque, “Gran Nu”, 1908, Centre Pompidou, Parigi.

In questo periodo, Braque abbandona il fauvismo e diventa uno dei promotori del  cubismo “analitico”: tra il 1909  il 1914 nasce una nuova visione dello spazio pittorico, con oggetti smembrati e con sfaccettature create dallo spezzettarsi dei piani.

In “Violon et palette” viene offerta allo spettatore una visione di più piani ed una prospettiva ridotta alla superficie del quadro.

Georges Braque, "Violin and palette", 1909, Guggenheim Museum, New York
Georges Braque, “Violin and palette”, 1909, Guggenheim Museum, New York.

 

 

 

 

 

Nel 1911, sempre insieme a Picasso, Braque approfondirà le ricerche sul cubismo, dando così inizio alla fase del cubismo “ermetico”, caratterizzata dall’introduzione di lettere e numeri nelle tele.

Nel 1912 Braque e Picasso eseguiranno i primi “collage”, passando alla fase del cubismo “sintetico”, in cui il volume delle forme si perde in un complicato intreccio geometrico di piani e linee, sui quali vengono poi applicati ritagli di carta, sabbia o imitazioni di marmo e di legno. La stimolante collaborazione tra Braque e Picasso si interruppe nel 1914, quando Braque fu chiamato alle armi.

Dopo la prima guerra mondiale, durante la quale rimase ferito, Braque lavorò in maniera autonoma elaborando uno stile personale, caratterizzato da colori vivaci e dalla ricomparsa della rappresentazione della figura umana.

Georges Braque, "Violin and pipe",1913, Centre Pompidou, Paris
Georges Braque, “Violin and pipe”,1913, Centre Pompidou, Paris.

Successivamente realizzò anche alcune opere decorative, come la scultura della porta del tabernacolo della Chiesa di Assy  nel 1948 e la decorazione del soffitto della sala etrusca del Louvre nel 1953.

Braque, attraverso la sua continua ricerca artistica e grazie anche all’influenza che riceve e insieme da a Picasso, crea un linguaggio artistico assolutamente innovativo ed anticonformista dove il processo dell’opera parte dall’osservazione del reale ma diventa, sulla tela, un’intersezione di forme geometriche variamente composte ed orientate che, solo in un secondo momento e dopo un’attenta osservazione, rimandano agli oggetti reali.

La realtà è sintetizzata, destrutturata e ricostruita nello spazio della tela; gli oggetti non sono più una copia del reale ma, nel momento in cui vengono riprodotti sotto forma di immagine pittorica, divengono concetti formali.

L’artista, considerato uno fra i più significativi del XX secolo, morì il 31 agosto del 1963 a Parigi.

 

Eleonora De Falco.

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